lunedì 5 agosto 2013

La senza volto



Questa è un’opera che ho osservato a lungo alla Biennale di Venezia...ed ho dato una mia personale interpretazione a questa installazione;
ragazza senza volto che ammiri diapositive di modelle, di donne bellissime, icone di un tempo che gira alla rovescia…quanti si guardano in quel dannato specchio e si odiano…si odiano davvero, a tal punto da voler uccidere quel corpo che tanto fa soffrire l’anima; quanti cercano di alzarsi la mattina dal letto volendo essere più forti del mondo che li circonda…senza risultati, senza più alcuna speranza, senza prospettive…sprofonda la ragazza senza volto…ci mostrano corpi perfetti, vite da favola e ci costringono a pensare alla nostra di vita: una fiaba senza il lieto fine, una regina senza corona che vaga nel bosco buio camminando su cadaveri. Ecco come ci hanno ridotti, ecco come mi sono ridotta…le lacrime ora mai non sgorgano più…la rassegnazione ha ricoperto la mia anima…mi ritrovo a chiedermi quanto ancora dovrò restare in questo mondo, quanto ancora dovrò soffrire, per quanto ancora dovrò farmi del male…Né più in sogno; né più una speranza; né più felicità…solo buoi mi avvolge…e senza che alcuno se ne renda conto io sarò sparita…sparita nel mio universo brutto…sconfitta perché non abbastanza forte, distrutta perché colpita da macigni troppo pesanti, sgretolata perché fatta di sabbia.

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