martedì 28 ottobre 2014


Frida Kalho disse: "Dipingo me stessa perché trascorro molto tempo da sola e perché sono il soggetto che conosco meglio"
Il fatto è: dipingere se stessi è uno scavare nei meandri dell'inconscio, il problema è che quando questo "vaso" viene aperto esce di tutto, alcunché sarà mai più come prima; ci si trasforma nella persona che vive dentro di noi, ciò implica un eterno conflitto con io e io.

lunedì 27 ottobre 2014

























Assenza di sonno;
Assenza nel respirare;
Soffocare respirando benzina...
Alcune cose non hanno più ragione di esistere,
altre non hanno mai avuto senso nel venire al mondo;
eppure sono qui, sono reali e spaventano a morte.
Gli occhi sono spalancati ma nonostante ciò
sono chiusi e fissano i proprio pensieri...
Gl'incubi si fanno tangibili
ed un alito freddo,
esce dalle loro bocche.
e quegli stessi incubi diventano amici,
perché non vi è alcuna speranza
l'abitudine ha assuefatto la mente
abbastanza da non riconoscere più se stessi.
Sentimenti o qualunque cosa può ricordare
un bagliore di felicità o anche sono speranza,
svanisce,
viene spazzato via da una forza ineguagliabile
ed incontrollabile.
Una povera piccola mente,
di una persona così insignificante
non può far alcunché per impedire
l'arrivo delle tenebre.
 


Dipingere è come urlare;
la tua voce si espande nell'aria
ma alcuno l'ascolta.

lunedì 25 agosto 2014

Senz'occhi...senz'anima



 
Che cos'è la felicità?
io non so rispondere a questo quesito
ma so quel che non è:
non è doversi addormentare con la speranza di non riaprire gli occhi;
non è doversi svegliare la mattina domandandosi perché alzarsi;
non è doversi nascondere dietro ad un quadro per non essere visti;
non è dover andare avanti a forza;
non è piangere;
non è nascondersi dalle persone;
non è, non è, non è, non è, non è...
 
 
Ho perso i sogni,
sono rimasti occhi vuoti...
ricolmi di lacrime troppo amare.
trascino ciò che di me resta,
come fosse un macigno;
eterna carcerata...
vivere all'inferno senza mai esserci entrata;
sentire che mille mostri logorano il tuo interno,
il fuoco brucia i tuoi piedi stanchi
e i corvi mangiano le tue orbite...
togliendoti la vista, lasciandoti solo
la paura del buio.
Ricominciare ogni giorno questa agonia.
La notte ricompone i pezzi di un corpo martoriato
e gl'incubi ti circondano,
stanno guardare, ridono di te,
non t lasciano dormire

venerdì 1 agosto 2014

L'uomo e le sue mancanze

L'uomo manca, finge di essere completo ma è menomato dal mondo che lo vorrebbe perfetto.
Dicono che l'essere umano è una macchina perfetta ma non lo è, è pieno di difetti, che si inceppa spesso, vive sempre solo; abbandonato in un angolo buio e polveroso, triste ed infelice...
In un corpo perfetto all'apparenza si trova un ingranaggio difettoso.








domenica 27 aprile 2014

Buonanotte


Volevo augurare una buonanotte a chiunque legga o leggerà questa piccola poesia.
Ogni secondo mi faccio mille domande a cui purtroppo non mi so dare risposta e a quanto pare neppure altri ci riescono...in ogni caso per me la notte è il momento forse peggiore: le voci nella mia testa si fanno più rumorose, anche se sono da sola mi sembra di essere circondata migliaia di persone...eppure mi guardo attorno e nella stanza non trovo altro che disegni buttati qua e là, libri, matite e colori...insomma sono davvero da sola...e quando, per cinque secondi, realizzo che c'è nessuno nella stanza è un sollievo...
Ma non divaghiamo. Caro lettore, buona notte, e spero davvero che le tue notti non siano così burrascose; per me questa non è una poesia d'amore, ma sono parole tranquille e penso che siano state scritte per cullare l'uomo che stanco si corica nel suo letto, abbandonando ogni pensiero fuori dalle coperte.
Quindi lasciati scivolare via paure e ansie, almeno per la notte, dimentica tutto, almeno sino al primo chiarore del mattino; non trattenere nulla quando chiudi gli occhi...o rischierai davvero di non poterli più chiudere...
Buonanotte e mille volte ancora buonanotte.

L'urlatore

Il mio urlo si propaga nello spazio, ma alcuno lo può percepire...
arriva alle orecchie altrui come un leggero soffio di vento, impercettibile all'udito
eppure io lo sento forte che rimbomba nella mia testa...
non mi lascia dormire...
non mi lascia vivere...
perchè?!?
Sembro muta quando chiedo aiuto...



"Sola con la notte, ospite ingrata!
Sono come un pittore che un Dio ironico condanna a dipingere le tenebre!"